Ginecologia

Visite specialistiche
Valutazione clinico-strumentale dell’infertilità
Pap Test e Thin prep (pap test evoluto)
Tamponi Cervico-vaginali
Colposcopia
Diatermocoagulazione
Inserimento IUD (Spirale)
Ecografia pelvica Transaddominale e/o Transvaginale con color-doppler e studio tridimensionale (3D)
Monitoraggio follicolare dell’ovulazione
Terapia riabilitativa del pavimento pelvico e trattamento delle distrofie vulvo- vaginali
Caress Flow
Vagy Combi

Ostetricia

Visite specialistiche
Monitoraggio materno-fetale (Cardiotocografia)
Ecografia ostetrica I e II trimestre
Translucenza nucale con bitest
(test combinato da eseguire tra la 11° settimana + 5 gg e la 13° settimana + 5 gg)
NIPT prenatale
Test non invasivo per lo screening delle cromosomopatie, microdelezioni e sindromi genetiche.
Ecografia di screening del II trimestre (Ecografia Morfologica II livello)
Ecocardiografia fetale color-doppler
Ecografia III trimestre con ev. Velocimetria Doppler (flussimetria materno- fetale)
Ecografia fetale tridimensionale (3D) e quadridimensionale (4D)
Tamponi cervico-vaginali in gravidanza

CARESS FLOW

Trattamento vulvo-vaginale con ossigeno ad alta concentrazione e acido ialuronico.

VAGY COMBI

Terapia medica di elettroporazione e di radiofrequenza

EFFETTI

Riattiva la microcircolazione favorendo la neoangiogenesi, favorisce la rigenerazione dei tessuti,
stimola il turnover cellulare migliorando il trofismo ,l’elasticità tissutale . Facilita l’assorbimento di altre terapie locali veicolate da creme vulvo-vaginali.
Indicazioni
Atrofia vulvo-vaginale in peri e postmenopausa naturale o indotta da trattamento ormonali o
chemioterapici e la sindrome genito urinaria
Nel lichen anche in associazione con altri trattamenti topici , come preparazione o dopo
trattamenti di medicina rigenerativa Vestibulite
Nessuna necessità di riposo o limitazione delle normali attività lavorativa o di relax sport terme piscine dopo il trattamento.Si può riprendere immediatamente una regolare attività sessuale

ginecologia Cimed Roma
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Dal 3% al 5% circa delle gravidanze è complicato da difetti alla nascita o malattie genetiche. Le anomalie cromosomiche e le malformazioni congenite rimangono le principali cause di morte prenatale, di morte infantile ed handicaps post-natali.

La diagnosi prenatale

La Diagnosi Prenatale è l'insieme di indagini, strumentali e di laboratorio, eseguite durante la gravidanza con lo scopo di monitorare il feto in tutte le fasi del suo sviluppo.
Può essere preceduta da una consulenza preconcezionale, assolutamente necessaria nel caso di rischi anamnestici della coppia, volta ad individuare il percorso clinico-strumentale più idoneo alla pianificazione della gravidanza.

ecografia 3D Cimed

Le anomalie cromosomiche includono aneuploidie (definite come avere uno o più cromosomi extra o mancanti), traslocazioni, duplicazioni e delezioni. Il disturbo cromosomico più comune è la trisomia 21 (sindrome di Down) (aneuploidia), con un'incidenza di 1 ogni 800 nati vivi.

Il rischio di aneuploidie aumenta con l'età materna. Anche altri fattori influenzano il rischio delle pazienti in una data gravidanza, inclusa la presenza di difetti congeniti o marcatori all'ecografia e una storia ostetrica passata.

I pazienti riportano molte motivazioni diverse per perseguire lo screening delle aneuploidie o la diagnosi prenatale. Alcuni possono scegliere l'interruzione della gravidanza se il difetto viene identificato in un'età gestazionale sufficientemente precoce. Altri possono scegliere di proseguire lo screening o eseguire altri tests per avere il tempo di elaborare la diagnosi e cercare strutture ospedaliere in grado di assisterli nell'assistenza al parto e nella preparazione a prendersi cura di un bambino affetto, dopo il parto.

Alcuni difetti alla nascita, come alcuni difetti del tubo neurale, possono essere idonei per il trattamento prenatale con esiti neonatali positivi.

Tutti i pazienti che scelgono di sottoporsi a screening o test dovrebbero ricevere una consulenza in merito a rischi, i benefici ed i limiti del piano di test prescelto dal proprio medico o consulente genetico. I benefici, i rischi e i limiti dei test sono fondamentali per garantire che l'assistenza sia appropriata per gli obiettivi individuali di ogni paziente. 

Lo screening iniziale per i difetti prenatali è stato sviluppato negli anni '50 con gli ultrasuoni ed è diventato sempre più importante ed accurato. 

L'imaging in scala di grigi in tempo reale (ECOGRAFIA) è diventato disponibile negli anni '70 e ha migliorato la diagnosi prenatale consentendo la valutazione delle gravidanze nelle prime fasi della gestazione. La Translucenza Nucale (da eseguire tra la 11° e la 13° settimana +5 gg) associata alla valutazione di due markers ormonali, ha drammaticamente cambiato la valutazione del rischio (sia cromosomico che malformativo) nel 3° mese di gravidanza, riducendo di fatto l'accesso e la necessità di metodiche di indagine invasive. 

Tra le ecografie necessarie per monitorare la gravidanza assume un ruolo fondamentale l'ecografia di Screening del II trimestre (Ecografia Morfologica) che si esegue tra la 19° e la 21° settimana di gestazione. 

Le metodiche di indagine invasive (Villi Coriali ed Amniocentesi) in gravidanze "a basso rischio", già ridottesi come numero, con l'introduzione del test combinato (translucenza nucale e bitest), sono crollate dopo l'introduzione della valutazione nel sangue materno dei frammenti di DNA libero fetali (NIPT). La valutazione del cariotipo fetale, l'analisi di regioni cromosomiche e la valutazione di singoli geni, ha fatto si che oggi la diagnosi prenatale non invasiva rappresenta sempre di più la metodica di indagine consigliata e scelta dalle pazienti. Questa metodica di indagine, pur avendo raggiunto livelli di accuratezza che si collocano oltre il 95%, resta un esame di screening e come tale necessita della valutazione di conferma di un sospetto patologico, con un metodica prenatale invasiva (villi coriali e/o amniocentesi).